At Capolinea

Chet Baker

COD: 206-1 Categorie: ,

1. Estate (B. Martino)
2. Francamente (N. Stilo)
3. Dream Drops (M. Graillier)
4. Lament (J. J. Johnson)
5. Pioggia Sul Deserto (N. Stilo)
6. Finestra Sul Mare (R. Del Fra)

Chet Baker, trumpet
Nicola Stilo, flute
Diane Vavra, soprano saxophone
Michel Graillier, piano
Riccardo Del Fra, bass
Leo Mitchell, drums

Recorded at Cap Studio, Milano, October 1983
Record engineer, Gianni Prudente
Remix, Giancarlo Barigozzi
Producer, Giorgio Vanni
Restoration and digital transfer from original analogue tapes,
Alessandro Cutolo, Elettroformati, Milano
Remaster, Rinaldo Donati at Maxine Studio, Milano

Una session malinconica caratterizzata da ritmi Latini dolcemente dondolanti.
Baker, che non sentiva il bisogno di scaldarsi prima di una performance, apre “Estate” con una nota traballante, sotto il normale livello della tromba, aprendo il suo percorso nella canzone. Con “Francamente”, la seconda selezione, la sua linea di improvvisazione prende maggiore forma e lucidità. Qualsiasi siano i suoi difetti, i suoi solo in on ‘Dream Drop’, ‘Lament’, ‘Pioggia Sul Deserto’ e ‘Finestra Sul Mare’ ne contengono uno: forse per gemmare come idee che portano risonanza e senso alla sua improvvisazione, trascinando l’ascoltatore nel cuore della sua creazione. Il tono che produce con il suo strumento può solo essere descritto come sensuale, e in combinazione con le sue improvvisazioni spontanee, apparentemente senza sforzo, Baker trova una purezza nella musica che non trova nella vita.
Un autodidatta, con un sorprendente dono musicale, come mostrano questi pezzi: lo stesso dono che ha dato per scontato e di cui ha abusato. Come ha osservato Piero Umiliani, un compositore per film, che fece suonare Baker in quattro delle sue colonne sonore fra il 58 e il 64 “Era un uomo triste e teatrale (o drammatico), il suo unico compito era quello di suonare”. Questo supporta la massima che non c’è arte nel tentativo di interpretare la costruzione della mente dalla musica.