Vittorio Gennari
“
Il contraltista marchigiano parte dal principio del “rasoio di Occam”: la spiegazione migliore è sempre la più semplice, ovvero non bisogna presumere che esistano più cose del necessario. Il suo fraseggio è sorprendentemente pulito e musicale, ricco e vario, vivace e scattante nei tempi veloci. Struggente e dosato nei medi e negli slow
„
Alceste Ayroldi, JazzItalia
«La formazione ha un mood riconoscibile, grazie all’originalità e alla personalità del sax di Vittorio Germani e al piano di Roberto Bachi dalla grande capacità narrativa. Ottima anche la sezione ritmica di Pagnoni e Tonelli. Un disco per tutti e con più chiavi di lettura».
Luca Giardini
«…c’è un musicista non più giovane, che ha avuto un successo inaspettato già con The Sound e che ora si presenta di nuovo al pubblico, alla bella età di settantasei anni, con due incisioni: una di standard e l’altra di brani di autori italiani. Gennari, che con il suo trio, che lo accompagna al solito in modo egregio, passa in rassegna brani che sono stati suonati da tutti i grandi capiscuola, ognuno con il suo stile ed il proprio inconfondibile approccio all’improvvisazione…» Melodies
All About Jazz.
«…il risultato è un disco che – come Gennari – non ha età, in cui la sezione ritmica svolge un lavoro elegante e discreto, che mette in evidenza la bellezza delle composizioni scelte. Un lavoro composto, preciso, in cui tutto ha un suo posto, dalla scelta dei brani a quella degli assoli. Il leader suona pulito, alla ricerca della melodia, con le sue storie raccontate in punta di piedi, perfettamente in sintonia con il pianista Roberto Bachi». The Sound
All About Jazz.