J.D. Allen

J.D. Allen

Per il debutto del sassofonista tenore J.D. Allen, come leader, ha saggiamente scelto l’esperto trombettista italiano Fabio Morgera come secondo fiato, insieme a una sezione ritmica giovane e dinamica. Allen viene dalla scuola post-Coltrane: la sua voce è grande, forte e dal corpo pieno. Morgera è splendido alla tromba e merita un maggiore riconoscimento internazionale, che si spera questa registrazione gli porterà
Steve Loewy, AllMusic

«Non ci vuole molto per capire che J.D. Allen, è uno dei giovani talenti più interessanti sulla scena mondiale. Questo disco, In Search Of, può a pieno titolo essere assimilato a quel sound Blue Note tipico degli anni Sessanta, per intenderci il periodo in cui Ike Quebec entra nella compagnia e diviene direttore musicale e responsabile del reparto A&R, compito che poi venne assolto da Duke Pearson. In quegli anni entrarono in Blue Note Hancock, Henderson, Hutcherson e Shorter, per ricordarne alcuni. Ebbene, In Search Of per certi versi è riconducibile, sia per il sound che per lo spirito e gli arrangiamenti (per non dire le composizioni), a quel fortunato periodo Blue Note. L’influenza coltraniana forse è quella che spicca maggiormente a un primo ascolto, per la nitidezza dell’attacco, le lunghe frasi e i contrasti armonico-melodici. Tuttavia, se volessimo trovare riferimenti ancor più lontani, è a Lester Young e Paul Quinichette che dovremmo riferirci. Potremmo dire che di questi possiede una sorta di noncuranza, mentre la forza proviene dall’influenza esercitata da Dexter, Ammons e Rollins. Da Jug, probabilmente proviene quel senso melodrammatico nella costruzione dell’assolo unito a un fraseggio molto fluido e libero ritmicamente (cosa che ci riconduce a Lester). J.D. Allen è uno dei tenoristi più richiesti nella New York PMJ (Progressive Mainstream Jazz) Area e, viste, anzi, ascoltate, le sue qualità, non dovremmo stupirci; ciò di cui, invece, dovremmo accorgerci è che la Red Records è stata una delle prime label ad accorgersi del suo talento, già giunto a una certa maturità, quando il nostro aveva appena 25 anni. Una conferma della lungimiranza con cui la Red affronta le nuove produzioni. Comunque, in molti, oggi, riconoscono i giusti meriti di questo eccellente musicista. Per finire, le composizioni sono degne di essere ascoltate con la massima attenzione: il lirismo assolutamente personale di Allen innerva una musica che ha la caratteristica di perseguire l’unione di bellezza e modernità».
Tony Mancuso, JazzNotice