Dida Pelled

Dida Pelled

Ha già lasciato il segno sia come interprete che per la sua produzione discografica, costruendosi un devoto seguito di fan con esibizioni regolari nei club, attraverso le sue interpretazioni di standard jazz e perspicaci original, in un immacolato gioco di chitarra jazz/blues e una voce morbida che attira l’ascoltatore in profondità
Jim Bessman, The Examiner

«Questa giovane chitarrista-vocalist – solo in apparenza un’ingenua con gli occhi da cerbiatta, in realtà un’artista matura – ha dimostrato di essere più preoccupata di “servire” una canzone e rendere giustizia alla musica piuttosto che incasellarsi in una piccola scatola stilistica. Dida canta e suona con la stessa abilità, e il suo suono, unico nel suo genere – immerso nella tradizione mentre risiede nel profondo di un sogno – la segna come un’artista che merita attenzione».
Dan Bilawsky, All About Jazz

«Con 10 dita che sono più sagge dei loro 21 anni, Pelled è la chitarrista jazzbo che Emily Remler avrebbe dovuto essere. Completando il tutto con una voce da Betty Boop che si abbina facilmente al suo bel viso, è un sogno per i promotori di jazz. Pelled è una delle nuove stelle più brillanti all’orizzonte del jazz. Roba che scotta».
Midwest Record

«Questa giovane chitarrista-vocalist – solo in apparenza un’ingenua con gli occhi da cerbiatta, in realtà un’artista matura – ha dimostrato di essere più preoccupata di “servire” una canzone e rendere giustizia alla musica piuttosto che incasellarsi in una piccola scatola stilistica. Dida canta e suona con la stessa abilità, e il suo suono, unico nel suo genere – immerso nella tradizione mentre risiede nel profondo di un sogno – la segna come un’artista che merita attenzione».
Dan Bilawsky, All About Jazz

«Con 10 dita che sono più sagge dei loro 21 anni, Pelled è la chitarrista jazzbo che Emily Remler avrebbe dovuto essere. Completando il tutto con una voce da Betty Boop che si abbina facilmente al suo bel viso, è un sogno per i promotori di jazz. Pelled è una delle nuove stelle più brillanti all’orizzonte del jazz. Roba che scotta».
Midwest Record